Edicolanti napoletani rimandano indietro le copie de L’Espresso

Come vi preannunciavo in un tweet si questa mattina, si è verificato. Un ottimo episodio di resistenza civile:
“Bevi Napoli e poi muori”: la copertina de L’Espresso non fa infuriare soltanto i politici della città, ma anche alcuni edicolanti. A Marano più di uno, pur conscio del danno economico che ne deriverà e dell’eventuale rischio sanzione da parte dell’associazione di categoria, ha rispedito al mittente le copie del settimanale.

Uno di loro ha anche scritto una lettera alla casa editrice, lamentandosi del contenuto dell’inchiesta. “Non voglio alcuna pubblicità – ha spiegato l’edicolante – Ho seguito ciò che mi diceva la mia coscienza”.

(Fonte: Il Mattino)

Come ho avuto modo di scrivere nell’intervista di ieri, i documenti utilizzati da L’Espresso sono vecchi di 3 anni, e riguardano specifiche aree e tipologie di pozzi artesiani.

[banner network=”adsense” size=”468X60″ type=”default”]