Enel: discriminazione territoriale per i Comuni del Sud?

La denuncia viene dal sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli,che  contesta all’Enel un trattamento discriminatorio nei riguardi dei dei cittadini morosi a seconda dell’appartenenza territoriale.

Dichiara Ciminelli «Mentre in Lombardia i costi della corrente sono più tollerabili, in Calabria, così come in Puglia, Basilicata e Sicilia, nelle stesse condizioni di morosità, si paga esattamente il doppio».

Ciminelli ha scritto, inoltre, al Presidente facente funzioni della Regione Calabria, al Presidente della Provincia di Cosenza, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Autonomie Locali e alla stessa Enel Spa, per aprire il dibattito su quella che si annuncia sin da ora come «una nuova battaglia di civiltà che riparte dall’alto jonio e che coinvolgerà  tutte le regioni interessate, contro una legge nazionale palesemente discriminatoria nell’ambito dei rapporti contrattuali tra gli enti locali ed Enel».

La battaglia vede il sostegno anche dello scrittore Pino Aprile che dal proprio profilo Facebook quest’oggi ha scritto:

Vi ricordate che vi avevo parlato dell’Enel che, grazie a una leggina provvidenziale (per l’Enel), per le bollette pagate in ritardo, ai Comuni del Sud si chiede molto di più che a quelli del Nord? C’è una graduatoria: il minimo, nella regione più ricca, la Lombardia; il massimo, nella più povera, la Calabria. Il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, ha avviato una vertenza e mi ha chiesto di sostenerlo. Lo faccio con convinzione. Ieri ho partecipato a una riunione di amministratori e cittadini della Piana di Amendolara (c’erano una decina sindaci). Si va contro la legge, con tutti i mezzi politici e legali possibili, che consente questa iniquità

Insomma, il trattamento farebbe compagnia a quello differenziato sul costo del denaro e a quello sulle tariffe RC auto. Niente di nuovo…