Fondi europei non spesi? Per l’UE: “inadeguatezza amministrativa”.

L’uovo d Colombo del governo Renzi / Del Rio, per favorire la ripresa, pareva essere stato trovato. Un taglio del cofinanziamento per le regioni meridionali, incapaci di spendere quanto ad esse destinato (senza tuttavia contare il fatto che spesso quei fondi venivano “accompagnati” verso altri territori, differenti da quelli per cui erano stati programmati).

Per quanto riguarda la spesa dei fondi indirizzati al nostro paese, l’Italia ha la peggiore performance dopo la Romania. Le ragioni paion non sono genetiche, etniche o territoriali, come qualcuno maliziosamente sussurra Così mentre il governo “tagliava”, l’UE ha deciso di verificare personalmente l’origine di tale “incapacità”, come riporta Giuseppe Chiellino nel proprio blog sul Sole 24 Ore.

La risposta dell’Europa, fredda e brutale, è da ricercare in quello che viene chiamato “stato-apparato” ossia: inadeguatezza a realizzare politiche pubbliche per incapacità amministrativa.

Per cui, secondo quanto riporta Chiellini: agli enti che gestiscono fondi Ue è stato imposto uno strumento, il piano di rafforzamento amministrativo, che potrebbe creare l’indispensabile discontinuità. Ma nel disinteresse del governo e più in generale della politica tutto rischia di impantanarsi nella palude della nostra burocrazia.

Hai voglia, dunque, di dire al Sud che deve farcela da solo, se la ragioni del mancato impiego dei fondi sono strutturali e di sistema e riguardano tutto il Paese e che portano direttamente al disimpegno automatico (ossia l’UE se li riprende) dei fondi stanziati.

Capito Renzi? Capito Del Rio?