“Fuori meridionali”: Così le ‘black-list’ delle agenzie interinali da un’inchiesta del 2011

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Questo video fa parte di una inchiesta curata da La Repubblica, del 2011.

Così recita la didascalia al video:

Per essere collocato non basta mandare un cv. I criteri di selezione di un agenzia di lavoro interinale sono condizionati dal sesso, dall’età, dall’aspetto fisico e dalla regione di provenienza. Parla Mario, ex dipendente di una delle più grandi agenzie interinali in Italia, selezionatore di curricola. “Molte aziende ci chiedono di scartare i napoletani”

 

Un anno dopo, un’analoga denuncia, fu avanzata, ai sindacati ed ai quotidiani da alcuni ragazzi di Casal di Principe: «Non puoi lavorare perché sei di Casal di Principe». E’ questa la risposta data a decine di di lavoratori di Casal di Principe, e non solo, che cercano un impiego nei vari cantieri edili in tutta Italia. Questo tipo di discriminazione, oramai, è sempre più diffuso e viene denunciata da moltissimi operai che ogni giorno cercano di trovare un lavoro per sfamare la propria famiglia. In Italia si generalizza il concetto di casalese affiliato al clan e quando si va a chiedere un impiego si viene etichettati come dei camorristi nonostante la stragrande maggioranza di queste persone non abbia nulla a che fare con la malavita», dice Cirillo che aggiunge: «Di recente molti lavoratori dell’area dell’agro aversano sono andati a cercare lavoro in Emilia dove è in atto la ricostruzione, ma, nonostante le grandi capacità, sono stati scartati a causa della loro provenienza geografica».(Il Mattino)

Speriamo che la situazione oggi, rispetto a due anni fa, sia cambiata. Vogliamo essere ottimisti.

Eccolo:

Video – “Fuori meridionali e gay” Così le ‘black-list’ delle interinali – Inchieste – la Repubblica.

 

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