Gigi di Fiore: la battuta di Grillo? A metà tra Lombroso e Groucho Marx

Diciamo che volente o nolente l’infelice battuta di Grillo sui napoletani nel video in cui presentava l’evento della “Notte dell’Onestà” (rivolgendosi alla Ruocco: un napoletano che parla di onestà? Tu sei modificata geneticamente) si è inserita a pieno titolo nel dibattito politico delle ultime 48 ore. Il che dimostra anche il livello dei dibattito politico.

Da parte pentastellata si rimprovera, agli indignati, l’incomprensione dell’ironia del comico genovese e il non guardare all’origine partenopea del politburo del Movimento, probabile, il punto che nessuno ancora centra (ad averceli milioni Lilian Thuram in Italia) è che il nervo sta diventando sempre più scoperto. L’insofferenza a certe battute è la punta dell’iceberg di un malessere profondo, che diviene intollerante.

Anche il giornalista e storico Gigi di Fiore dice la sua dalle pagine de Il Mattino di oggi, definendo la battuta di Grillo: una condanna ineluttabile, a metà tra le teorie di Lombroso e le boutade di Groucho Marx.

Sia Di Maio che la Ruocco hanno ribadito, intanto, che si trattava di ironia, del resto come Gigi di Fiore ricorda:

Quasi un anno fa, in un post sul suo blog Grillo aveva parlato di federalismo riconoscendo al Sud l’identità storica che in tanti oggi rivendicano. E aveva rivalutato il regno delle Due Sicilie: «Per far funzionare l’Italia è necessario decentralizzare poteri e funzioni a livello di macroregioni, recuperando l’identità di Stati millenari, come la Repubblica di Venezia o il Regno delle due Sicilie». Con quella frase recuperò buona parte del voto meridionalista.

 

Prosegue di Fiore nel ribadire il pessimo gusto della battuta:

Ora però arriva la caduta di stile,il pregiudizio che farebbe il paio con la storia dei genovesi tirchi,o dei milanesi polentoni. Il napoletano ladro per codice genetico risulta più irritante del terrone cui non si affittano le case.Grillo lo sa,mal’eccesso di spigliatezza, l’affannosa ricerca continua di battute a effetto,il dover risultare simpatico a tutti i costi, stavolta lo ha fatto cadere nel già visto e sentito.Anche tu,Grillo. La Rete si scatena e si mobilitano gli smanettatori grillini che al pc sono tanti. Qualcuno ci gioca:«direttorio napoletano geneticamente modificato nell’M5S». Certo, trai napoletani ci sono anche i ladri e i disonesti.Come tra i genovesi,i lombardi,i veneti,i tedeschi,i francesi,eccetera,eccetera. È la predisposizione lombrosiana a delinquere che non va giù. Ma Grillo lo sa,eppure alla facile battuta non riesce a rinunciare. Anche a costo di cadere nella deprecabile equazione leghista.

Voglio essere onesto intellettualmente, la battuta di pessimo gusto ha ottenuto una tale eco soprattutto presso tanti organi di stampa, che mai si sono preoccupati e fregati della discriminazione territoriale nei confronti di napoletani e meridionali, perchè siamo in campagna elettorale, inutile negarlo. Inoltre è stata pronunciata al termine di una settimana in cui, in Campania, dopo l’inchiesta del Mattino sugli asili nido, il Movimento 5 Stelle è finito nell’occhio del ciclone per avere votato il provvedimento sui criteri di spesa storica, insieme a centro Sinistra e Centro Destra. Il tempismo di Grillo è stato pessimo tanto quanto la battuta infelice ed ha gettato sale su una ferita che non si è ancora rimarginata.