I Musicanti del Vento sono Testimonial del Comitato No Lombroso

I Musicanti del Vento nascono nell’inverno del 2008 come gruppo di riproposizione di brani della tradizione meridionale. Da subito però, inseriscono nel repertorio delle loro composizioni inedite, che nel 2009 danno vita al primo album: “Anime Deserte”, album in cui ancora si evince un forte richiamo all’etnicità calabrese. In questo stesso anno ottengono le prime soddisfazioni nazionali, partecipando prima alle finali del “Biella Festival” e poi al “Musicultura Festival”.

Le conferme sono tante, così come l’esigenza di ricercare nuove espressioni artistiche; è così che nel 2010, viene edito il secondo album :“L’Isola dei Burattini”, una prospettiva ed una dimensione decisamente a carattere più nazionale,uno sguardo da occhio esterno sul mondo, su i suoi meccanismi assuefacenti ed indolori attraverso i quali ci si costringe la vita in una piatta favola già scritta. Proprio con un brano di questo disco (La cacca) gli MdV ottengono il 3° posto ed il premio miglior performance al “Lennon Festival”. Le soddisfazioni di questo album non finiscono qui, infatti nel 2011 il videoclip estratto dall’omonimo singolo, riscuote molti consensi che conducono i musicanti alla realizzazione del terzo album :“Al circo del poeta matto” , che esce nell’estate del 2012.

Quest’ultimo è un disco introspettivo,è un viaggio intimo attraverso le più svariate angolazioni, è l’affermazione in piena coscienza dell’individuo che fa comunità ,pur mantenendo integro e riconoscibile il suo volto, il suo senso critico. Nel 2013 esce il singolo/videoclip “Le chiavi della città” ed il videoclip del brano “Zappo la terra” , con il quale vincono il Gran Premio Manente nell’agosto del 2013. Nell’autunno seguente, gli MdV approdano alle fasi finali del Premio De Andrè. Il Gruppo musicale I Musicanti del Vento, Membro Testimonial del Comitato Tecnico Scientifico No Lombroso ci dicono: “Quella di Lombroso probabilmente è una delle tante teorie, senza alcuna dimostrazione scientifica, create per giustificare le ingiustizie dei carnefici ai danni delle vittime e come tale deve fungere da esempio per le nuove generazioni vittime di ingiustizie non meno gravi benchè causa non di morte fisica ma intellettuale.

http://www.imusicantidelvento.it/

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