I velocissimi treni del Sud: 39 km orari e passa la paura

Ora che il sig. Moretti, capoccia di Trenitalia, storca il naso perchè vogliono ridurre il suo già esoso stipendio, e minaccia di andarsene, a noi pendolari meridionali, francamente, procura intensi sussulti di speranza e gioia.

Anzi siamo disposti a fare una colletta per spedirlo con uno dei nostri trenini diesel verso Bellinzona dove sappia applicare le sue maestose e sottovalutate competenze.

Se all’estero un amministratore delegato avesse portato come risultato il fatto che in una parte consistente del proprio paese, un’azienda di trasporto su rotaia che agisce in regime di monopolio, e che amministra, viaggi alla fantasmagorica media di TRENTANOVE CHILOMETRI ORARI, probabilmente lo avrebbero mandato a fare uno stage col trenino a forma di bruco del luna park.

La ricerca è stata condotta da Marco Esposito per il Mattino:

Muoversi all’interno dell’Italia meridionale è ostico tra Napoli e Bari, tra Reggio Calabria e Taranto e persino tra Campobasso e Napoli, dove oggi il treno diretto viaggia a 47 chilometri orari o tra Potenza e Bari dove ci si muove, considerando i cambi, a 39 chilometri orari.
Si dirà il Mezzogiorno è geograficamente complesso e che Bari e Catanzaro non sono esattamente sulla stessa direttrice, per cui i 337 chilometri percorsi in 6 ore e 45 minuti vanno spezzettati in più tratte e si perde tempo con le coincidenze. Ma la realtà è che il Sud è distante da se stesso da qualunque città si parta e qualunque sia la destinazione, purché interna al Mezzogiorno.

Si prenda il caso di Potenza e Bari: sono i due capoluoghi di Regione più vicini, appena 129 chilometri. Ebbene, chi volesse partire in treno da Bari lunedì mattina troverà come soluzione più rapida un viaggio di 3 ore e 17 minuti, cioè viaggerà a 39 chilometri orari. Nella direzione opposta va anche peggio: si parte da Potenza e si arriva a Bari dopo almeno 3 ore e 33 minuti

Sarà anche per questo che Cristo è tornato a fermarsi ad Eboli, dopo essersi informato sugli attuali vertici delle Ferrovie. Ah già, però i cani, come disse il sior Moretti, possono viaggiare sui Frecciarossa. Almeno abbiamo la consapevolezza di uno status inferiore a quello degli animali.

[banner network=”adsense” size=”468X60″ type=”default”]