Le incomprensibili ragioni del titolista del quotidiano di Napoli

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I mezzi di informazione di massa hanno un ruolo determinante nella creazione di linee di indirizzo per la percezione della realtà. E, tra l’altro, contribuiscono alla creazione di falsi miti e pregiudizi.

“Lo ha detto la televisione”, “lo ha scritto il giornale” spesso si ripete cercando di dare in questo modo garanzia di autorevolezza alle tesi addotte.

A volte, tuttavia, il procedimento vale anche nel caso di induzione ad una percezione distorta della realtà medesima.

Sono follower su twitter del quotidiano il Mattino, che, sulla carta, è il giornale di Napoli.
Spesso leggo i titoli, dove mai si manca di rimarcare l’origine, quasi sempre campana dei delinquenti: “Napoli violenta”, “Napoletani rapinatori in trasferta”…Oggi l’apoteosi ” Napoli infangata! Nove scassinatori di bancomat in trasferta a firenze, tutti napoletani”:

Schermata 1

Ora solo il titolista conosce i reconditi legami tra Napoli citta’ e nove delinquenti , ed il fango gettato sulla città medesima. A meno che il titolista medesimo , non voglia passare all’applicazione di teorie lombrosiane (ma davvero non lo crediamo).

La stessa cosa è accaduta quando Preiti ha sparato al carabiniere fuori da Palazzo Chigi. I giornalisti di tutto il mondo, seguendo l’esempio dei colleghi italiani, specificavano enfaticamente che il criminale non era italiano, ma calabrese e tra parentesi (Italia del Sud).

Potete ovviamente immaginare i commenti ai tweet in questione. Qualcuno ieri rispondeva: “A Napoli ormai rubate tutto, perfino i computer nelle scuole”. Capito perchè certi titoli sono fuorvianti e pericolosi?

Riporto di seguito un post di Daniele Sensi a proposito del militare accoltellato la scorsa settimana a Parigi, e la differenza tra titoli di quotidiani italiani e quelli francesi:

Schermata 3

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