Il welfare state dei quartieri spagnoli di Napoli

[banner size=”468X60″]

Un luogo sospeso nel tempo, tra riti e tipicità antiche. Dove il senso d’ospitalità trae origini dai miti mediterranei, dalle tradizioni della magna grecia.

Che tu sia bianco o nero, maschio o femmina, napoletano o indiano, nei quartieri spagnoli, c’è, per ciascuno una rete ed uno stato sociale sussidiaria a quello istituzionale, il più delle volte inesistente.

A voi, i “quartieri spagnoli”.

Il video è stato realizzato nel 2011, per finalità didattiche, da un gruppo di allieve della prima edizione del Master in comunicazione multimediale dell’enogastronomia curato dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in collaborazione con il Gambero Rosso. Si ringraziano i coniugi Scognamiglio e le persone riprese che hanno fornito regolare liberatoria. Il presente video non ha fini commerciali. Si ringrazia altresì per la preziosa collaborazione il musicista Mario Romano della band Quartieri Jazz che ha autorizzato la riproduzione di alcuni brani per la colonna sonora del video.

 

 

2 Risposte a “Il welfare state dei quartieri spagnoli di Napoli”

    1. caro Marco, come puoi vedere dal video, qui di assistenziale non c’è proprio nulla, visto che tutto parte dall’autonoma iniziativa di commercianti del luogo e dai loro “sghei” .

      Mi sa che la storia di quest’assegno, con la scusa di mandarlo al sud, v’hanno fregato alla grandissima…ed è nelle tasche di qualcuno che faceva propaganda nel tuo dialetto e poi faceva sparire il malloppo. 🙂

      Cmq, giusto a titolo informativo, leggi un pò di Paolo Savona ex Bankitalia:

      Secondo Paolo Savona, la cifra trasferita ogni anno dalCentro Nord al Sud come residuo fiscale, 45 miliardi, finanzia importazioni nette da Sud verso Nord per 62 miliardi e per 13 miliardi dall’estero. E cioè, in altri termini, le tasse pagate dal Nord e finite al Sud determinano, alla fine del giro, un vantaggio economico del Nord maggiore delle cifre pagate. Perché il Nord è un’area produttrice e il Sud un’area di consumo, che compra oltre un terzo di tutta la produzione del Nord.

      C’era anche un articolo di Franco Bechis a tal proposito.

      So che sei volutamente provocatorio ed anche io come te credo che, l’assistenzialismo sia stato una delle cause maggiori delle condizioni attuali del Sud, un utile compromesso che ha arricchito tanti imprenditori delle tue parti negli anni 80 ed ingrassato una classe politica che ci ha portato ad oggi, in queste condizioni.

I commenti sono chiusi.