La Napoli taciuta che R-Esiste alla camorra

Taciuta, silente, non raccontata, la Napoli che resiste e lotta contro alla camorra.

Ce la racconta Ciro Corona  che gestisce il fondo Amato Lamberti, sottratto qualche anno fa alla disponibilità dei camorristi e che è il primo bene agricolo partenopeo confiscato alla camorra e gestito dai cittadini della zona. Si parla dei 14 ettari confiscati al clan Simeoli in via Tirone e affidati in maniera provvisoria con procedura diretta dal Comune e dalla municipalità alla cooperativa Resitenza. Il fondo ospita ragazzi a rischio e detenuti ed è ormai un punto di riferimento per i giovani volontari giunti da tutta Italia per condividere esperienze di legalità.

Ciro Corona e il suo fondo danno fastidio. Da sempre oggetto di intimidazioni. L’ultima l’altro giorno con un finale inatteso, la racconta proprio Ciro dalla propria pagina Facebook:

la domenica solitamente mi concedo un momento di riflessione dall’amico Maurizio Patriciello per prepararmi ad affrontare la settimana. Oggi la mia riflessione è stata interrotta da una telefonata: HANNO INCENDIATO IL VIGNETO SUL Fondo Rustico “A. Lamberti”
La corsa contro il tempo, 15 km di distanza che non finivano più… arrivo a via Tirone, la puzza di bruciato il fumo, la voglia di gridare e scoppiare in lacrime sostengono la mia folle corsa… il peggio è stato scongiurato. Amici, persone di Chiaiano erano li a spegnere quel fuoco e a custodire il Fondo, la pioggia è stata sacrosanta e provvidenziale. Il silenzio dell’angoscia è interrotto solo da un urlo in dialetto proveniente da un motorino ad alta velocità “ve ne dovete andare”.
È buio per le foto e per la conta dei danni, le fiamme sembra non abbiano danneggiato il vigneto. Di sicuro della casetta di legno non rimane che un felice ricordo.
L’incubo del “braccio di ferro” ritorna, forse non più con i Simeoli, forse le nuove famiglie, forse l’invidia, forse la voglia di fermare il cambiamento…
Ora ci sarà qualcuno che mi dirà che son stati i soliti ragazzini, magari gli stessi dei proiettili all’Officina delle Culture, che non devo preoccuparmi ed essere allarmista… fatevi da parte per cortesia!
…Noi di sicuro, con o senza la rete, con o senza le forze dell’ordine, con o senza le Istituzioni, così come ci hanno insegnato i nostri maestri briganti e partigiani, SAREMO SEMPRE QUI A DIFENDERE LA NOSTRA TERRA.

Ora e sempre R-Esistenza.