Le prime riserve auree della Banca d’Italia? Siciliane e Napoletane

Il primo nucleo delle riserve auree della Banca d’ Italia? Viene dalle banche degli Stati pre-unitari, affermatisi nella Penisola nella prima metà dell’ Ottocento. Fu Giovanni Giolitti, nel 1893 a dettare le nuove regole di emissione che sulla scia dello scandalo della Banca Romana portarono alla costituzione della Banca d’ Italia. Ma prima, a emettere biglietti, furono non solo la Banca Nazionale nel Regno d’ Italia al Nord, e la Banca Nazionale Toscana con la Banca Toscana di Credito al centro (il nucleo della Banca d’ Italia). Ma anche Banco di Napoli e Banco di Sicilia al Sud. Proprio queste ultime due, eredi del Regno borbonico delle Due Sicilie, disponevano delle più consistenti riserve in oro. Rimasero indipendenti, ma dopo il 1861 l’ oro contenuto nei loro forzieri passò lentamente agli istituti del Nord. E nel tesoro attuale custodito dalla Banca d’ Italia, oltre a lingotti, c’ è anche un’ ingente quantità di preziose monete d’ oro (archivio storico del Corriere della Sera).

Ops, forse in tema di restituzioni vantiamo qualche credito…

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