Leghismo alcolico: ovvero “non ti mostro i documenti se sei terrone”

L’ultima frontiera dell’immaginazione umana per evitare di sottoposrsi all’etilometro, è il “leghismo alcolico”. Qualcuno potrebbe obibettare che forse ci sarebbe qualche dubbio di sobrietà anche su quello non alcolico, e potrei pure essere d’accordo, ma questa storia è davvero particolare.

Un giovane, un 28enne veronese, zigzagava sulla strada in apparente stato di ebrezza Così alcuni carabinieri della compagnia di Verona prima lo hanno raggiunto poi con i dispositivi luminosi gli hanno intimato di fermarsi. L’uomo non si è accorto di nulla e ha continuato la sua marcia fino a quando una seconda «gazzella» è riuscita a bloccarlo. Sceso dal mezzo, l’uomo ha detto: «Voglio sapere da dove venite perché voi carabinieri siete tutti terroni e pertanto se non mi dite di dove siete io non vi do nulla». Quando poi i militari – un siciliano, un campano, un veneto e un lombardo – gli hanno comunicato la volontà di sottoporlo al controllo con l’etilometro, si è scagliato contro di loro, colpendoli con calci e pugni. A quel punto lo hanno bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. è stato così arrestato.

Ora, ovviamente, di questo giovane che non si è fermato all’alt non leggeremo il curriculum vitae, nè la sua vicenda andrà in onda a reti unificate e Giletti non ci farà alcuna “Arena”, nessun sociologo verrà scomodato e non verranno elaborato indagini antropologiche. Nessuno intervisterà i genitori e avanzerà dubbi sua sua buona educazione. Ma di certo un grido si leverà nel cuore della notte, “Vino e Padania per tutti…”