“Mi aiuti a non dire più bugie a mio figlio” la lettera di un padre al giudice Tosel sul razzismo verso i napoletani, negli stadi

Domenica scorsa, la partita Milan-Napoli allo stadio San Siro, è stata preceduta dai soliti cori ed atti di matrice razzista e di discriminazione territoriale. Sachetti di immondizia sventolati, mascherine per proteggersi dalla puzza di immondizia (chissà se lor signori sanno che a Napoli le discariche abusive traboccano di rifiuti tossici provenienti dalle loro latitudini).

Come ripeto spesso, quello contro i napoletani ed i meridionali, è un razzismo tollerato, con poco appeal, non muove folle ed opinione pubblica e neppure scuote le coscienze radical chic…Un Padre ha deciso di scrivere una lettera al giudice sportivo Tosel proprio per esortarlo a porre fine a tali episodi.
Egregio Giudice Tosel, ho fiducia in Lei.
Presentarsi con le parole è cosa assai difficile, quindi preferirei prima che Lei guardasse il video allegato. Questo video testimonia l’accoglienza che il pubblico napoletano riceve in quasi tutti gli stadi d’Italia tutte le domeniche. Dica la verità non si sarebbe mai aspettato di vedere simili scene in un paese civile. Sottolineerei un paio di punti importanti per il continuo di questa mia “segnalazione”. Mi starebbe anche bene “l’odio” per fini calcistici o per puro campanilismo, deve concedermi anche di avere un’antipatia verso alcune squadre di alcune città, guai se si volesse reprimere questo aspetto dal calcio. Ma ciò a cui assistiamo ogni domenica in trasferta ha dell’indecente, specialmente se poi gli organi preposti a far rispettare le leggi non ci tutelano. Sono un suo FAN accanito, aspetto le sue sentenze con ansia, sperando che i suoi collaboratori le segnalino queste situazioni “anomale”. Ebbene tutti i martedì ci resto male che un giudice sportivo con la sua infinita dote morale non riesca a contribuire all’eliminazione del razzismo dal calcio. Se i ladri non vengono arrestati continueranno a rubare, se le ammende non sono PESANTI i razzisti continueranno a farla franca. Sa cosa ho spiegato a mio figlio che era con me nella tribuna di San Siro quando ha visto le buste d’immondizia che gli venivano sventolate sotto al naso? Ho fatto come Benigni nel film “La vita è bella”, ho detto che i tifosi del Milan usano quei sacchi grandi per mettere dentro i palloni che arriveranno sulle gradinate. Non potevo dirgli che il terremoto dell’ottanta che ha mietuto tante vittime INNOCENTI, compreso un suo bisnonno, viene utilizzato come coro offensivo, sa i bambini sono sensibili a queste cose. Mi aiuti a non dire più bugie a mio figlio, mi aiuti a migliorare il calcio, mi aiuti a non giustificare i tifosi napoletani violenti che covano vendetta, MI AIUTI. Mi permetto di darle una mano, se qualche suo collaboratore non le ha segnalato qualche episodio, ho un archivio di video girati da me con almeno una trentina di casi di razzismo successi in altrettanti stadi d’Italia, se vuole è SUO. Son convinto della sua buona fede, dimostri a TUTTI che la LEGGE esiste, e Lei persona di LEGGE, proposta al controllo, la faccia rispettare. Alla luce di quanto è accaduto martedì sera a Napoli durante la finale di Coppa Italia Primavera e delle polemiche scatenatesi dopo la triste e squallida esultanza di due ragazzetti che dovrebbero praticare in modo sana il gioco del calcio, sono certo che dallo stadio di Torino domenica arriveranno i soliti cori pro-Vesuvio magari stavolta i suoi collaboratori potrebbero fare più attenzione e permetterLE di svolgere al meglio il suo dovere. La ringrazio per la gentile attenzione e confido nel suo aiuto.