Nel Sannio 700 musicisti da tutto il mondo per mostrare la Campania nascosta

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Airola è un piccolo Comune dell’entroterra campano incastonato nella Valle Caudina, a metà tra Benevento e Caserta. La secolare vocazione agricola è stata parzialmente abbandonata per velleità industriali che, dopo due sanguinosi fallimenti con centinaia di disoccupati e cassintegrati sul terreno, ora sono affidate ad un’azienda specializzata nella lavorazione della fibra di carbonio ed un’altra attiva nel campo aerospaziale. Quando otto anni fa, Anna Izzo propose al sindaco dell’epoca di istituire un Concorso nazionale di esecuzione musicale, nessuno avrebbe mai potuto pronosticare ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.

In otto edizioni, il “Città di Airola”, trasformatosi nel 2014 in evento internazionale, ha portato in una zona esclusa dai grandi collegamenti autostradali e ferroviari, ad oltre 50 km da Napoli, qualcosa come 15mila visitatori, 4000 musicisti iscritti, distribuendo 70mila euro in premi e borse di studio. Solo per l’edizione 2016, che si concluderà domani sera, sabato 28 maggio (ore 19.30, ingresso libero fino ad esaurimento posti) con la proclamazione dei vincitori assoluti, sono giunti circa 700 giovani e giovanissimi musicisti nella Valle che fu fatale ai Romani in una famosa battaglia con i Sanniti presso le Forche Caudine. Pianisti, chitarristi, violinisti, cantanti lirici, voci pop e interpreti jazz, ensemble, orchestre scolastiche, musica da camera e musica d’insieme, batteristi, flautisti hanno popolato per sette giorni il piccolo Teatro comunale, contendendosi i diecimila euro in premi e borse di studio delle varie sezioni e categorie e la vittoria del rinomato Premio di Interpretazione Pianistica “Francesco Moscato”.

Qual è il segreto di questo successo, in un Paese come l’Italia e una Regione come la Campania ricchi di manifestazioni di carattere musicale? Lo spiega il M° Izzo: “Sintetizzando, possiamo dire di aver puntato su due fattori: la qualità estrema delle Commissioni giudicanti, formate sempre da professionisti di riconosciuto prestigio internazionale, e l’investimento di tutte le risorse disponibili sulle borse di studio, garantite ai migliori musicisti in competizione“.

Nel corso degli anni si sono alternati nelle giurie pianisti come Francesco Nicolosi, Daniele Petralia, Veronique Guillo, Agathi Leimonì, Giovanni Velluti, Violetta Egorova, Yuri Bogdanov, tra i massimi interpreti di Bach al mondo, direttori d’orchestra come Susanna Pescetti, Raffaele Desiderio, Otello Visconti, cantanti lirici come Filippo Morace, Chiara Chialli, Alexandra Oikonomou, Paolo Bartolucci, arpiste del calibro di Nicoletta Sanzin e Tiziana Tornari, jazzisti come Pietro Condorelli, tra i più importanti esponenti del chitarrismo jazz europeo, vocal coach come Enzo Campagnoli.

Nomi così importanti hanno fatto sì che la competizione allargasse a dismisura il bacino d’utenza, accogliendo iscritti da Spagna, Francia, Belgio, Germania, Russia, Ucraina, Azerbaijan, Turchia, Argentina, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, Ungheria, Norvegia, Stati Uniti. Proprio l’internazionalizzazione della manifestazione nel 2014 ha trasformato gli orizzonti del “Città di Airola”. La presenza di giovani artisti provenienti dall’estero, spesso insieme a familiari e accompagnatori, ha rappresentato il punto di svolta per l’intera cittadina. Grazie al coordinamento dell’Accademia Musicale “Mille e una nota”, che gestisce l’organizzazione del Concorso con il sostegno del Comune di Airola, il “Città di Airola” ha offerto a decine di famiglie sannite l’opportunità di ospitare nelle proprie abitazioni gli ospiti stranieri. Oltre ad essere un’apprezzata competizione artistica, dunque, il Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Città di Airola” si è proposto quale piattaforma per l’interscambio e il confronto con culture, costumi e lingue diverse.

Non solo. Nel corso dei sette giorni di competizione, tutti gli iscritti hanno avuto l’opportunità di conoscere, guidati dai volontari della Pro Loco di Airola, le bellezze storico-architettoniche e paesaggistiche del borgo caudino, dalla vanvitelliana Chiesa dell’Annunziata al Convento dei Padri Passionisti, passando per l’Oasi della Pace, il Convento di San Pasquale, la collina di Monteoliveto, il percorso naturalistico di Viale Moiano. Inoltre, ai visitatori è stato offerto a un prezzo ridotto l’accesso al parco botanico-zoologico “Il Giardino dei Segreti”, in cui l’ideatore e gestore Gianni Ianniello ospita oltre duecento animali (tra cui pavoni, cigni, fagiani, ibis, daini) e piante provenienti da ben 53 Paesi diversi.

Il Concorso è l’emblema di come la musica, l’arte e la cultura possano essere un concreto e duraturo volano di sviluppo e crescita, non solo economica, ma anche sociale delle aree interne: speriamo che enti, imprese locali e associazioni continuino a lavorare insieme perché, intorno alla nostra realtà, si crei un circuito virtuoso che metta insieme tutte le eccellenze del territorio“, conclude il M° Izzo.