Pianura: Ecco il documento ufficiale con i nomi e la provenienza delle aziende che hanno sversato

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A Pianura, una delle pattumiere da rifiuto tossico, più grandi d’Italia, sono arrivate dalle industrie del Nord almeno 57 mila tonnellate di: fanghi, morchie di verniciature, resine, terre di fonderia, cosmetici scaduti, e anche scorie e ceneri di alluminio (una tonnellata e mezzo delle fonderie Riva di Parabbiago. E poi 5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali di cui, nel registro di ingresso della Di.Fra.Bi, non risulta la provenienza. (fonte il Mattino)

La discarica di Pianura era un sito di raccolta della frazione secca non riciclabile dei rifiuti solidi urbani. Non poteva quindi, nè doveva, accogliere rifiuti industriali.

In realtà Monti riporta una nota dell’allora assessore all’ambiente della Provincia, Raffaele Perrone Capano che al ministero dell’Ambiente comunicava l’avvenuto sversamento attestando la conguità dei rifiuti rispetto alle autorizzazioni concesse all’impianto. Una congruità risultante dalle analisi allegate alle bolle di accompagnamento: in pratica ad affermarla era il controllato. (Il Mattino)

 

La giornalista Daniela De Crescenzo chiede a Vincenzo Guidotti, ex direttore tecnico della Di. Fra.bi, la società che gestiva alcune delle cave di Pianura:

Cosa ha visto arrivare?
«Di tutto. Una volta alle 4 del mattino è stata portata una balena enorme scortata dalle forze dell’ordine. La gente che lavorava in discarica la chiamava la balena radioattiva, perché riteneva che fosse stata contaminata. Certo che arrivò in maniera a dir poco sospetta»

Ecco il documento ufficiale (cliccare sul link per scaricarlo), con il  nome dell’azienda , la provenienza e la quantià sversata.

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