Pignataro (Ce) occupato un pezzo di demanio montano e creato un parco intitolato ad una brigantessa

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A Pignataro, in Campania, i militanti del csoa Tempo Rosso e abitanti del rione Macello, hanno liberato un pezzo di demanio montano, trasformandolo in un parco popolare libero e accessibile a tutti. Il parco è stato intitolato alla memoria di Michelina de Cesare, brigantessa.

Ecco il comunicato dell’associazione:

Al grido di “riprendiamoci la montagna” l’iniziativa di riappropriazione va oltre la singola vicenda del parco popolare, in tutte le zone pedemontane e montane della provincia di Caserta infatti, a causa delle nuove normative europee, sono diventati “fuorilegge” numerosi usi e tradizioni vivi e consolidati da millenni, dall’uso civico delle terre demaniali alle coltivazioni e le conserve biologiche, fenomeni che, per chi non conosce la zona, sono vitali e capillari in ogni zona della provincia. Il parco popolare Michelina De Cesare, è quindi molto piu’ che uno spazio liberato e autogestito dalla comunita’, è un luogo di confronto, crescita e cooperazione sociale per costruire dal basso percorsi di uscita dalla crisi. Oltre a questo c’è anche la sfida della difesa del territorio, assicurano, dal parco Michelina de Cesare,che un pezzo di montagna autogestito e autodifeso, sara’ di sicuro anche piu’protetto dagli sversamenti e dalle discariche abusive che costellano tutta la zona dell’agro caleno. Fervono per ora i lavori di sbancamento e di costruzione dei muretti a secco, ma il parco sara’ caratterizzato dalla tipica vegetazione di macchia, ospitera’ spazi per la socializzazione e organizzera’ momenti ludici e di approfondimento sugli usi civici, le coltivazioni locali, le tradizioni contadine, inoltre il parco non ha “confini”, ma negli obiettivi degli occupanti c’è quello della crescita graduale, con l’intervento e la riappropriazione continua da parte degli abitanti del quartiere. Una iniziativa che pesca dall’istituto di origine medievale delle “communalia”, e cioe’ delle terre demaniali destinate all’uso collettivo per i pascoli, la legna, la raccolta del selvatico. Un esperimento inedito e che costruito in un contesto post-rurale come quello dell’agro caleno, va ad agire direttamente sul diritto alla riappropriazione e alla cooperazione sociale all’interno della comunita’. Il cantiere del parco è aperto tutti i giorni sia per partecipare attivamente che per portare proposte e suggerimenti, anche domenica 21 il cantiere sara’attivo tutta la giornata che si concludera’ con la Festa di Primavera, con mercato biologico/artigianale, cantina sociale e Mescla live.

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