Presidente Marche: L’Alta velocità sulla dorsale Adriatica serve non solo al Sud, ma all’Europa

In una intervista rilasciata a Franco Giuliano per la Gazzetta del Mezzogiorno, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, rivela quanto anche per la propria regione, e per tutta la dorsale adriatica, sia strategica l’alta velocità oltre Ancona.

Insomma quanto non viene compreso dalle Ferrovie dello Stato (quale?) viene mirabilmente spiegato da Spacca:

«L’Alta velocità sulla dorsale Adriatica serve non solo al Sud, ma all’Europa che è più lungimirante dei nostri governanti e ha concepito la macro regione Adriatico-Ionica. Un progetto che mira a consolidare la cooperazione economica e a sviluppare una governance comune su problemi condivisi a partire dai trasporti, e prima fra tutti la modalità ferroviaria, cioè l’Alta velocità»

E prosegue: Noi abbiamo un progetto che condividiamo ed è quello dello sviluppo della via Adriatica. Un progetto che parte da lontano e che ha bisogno di strutturarsi. Ora c’è un motivo in più: questo progetto della infrastrutturazione della via Adriatica che si coniuga nell’Alta Velocità è riconducibile alla strategia della macro-regione Adriatico-Ionica che il prossimo anno il governo italiano lancerà quando assumerà la presidenza di turno della Ue. La macro-regione Adriatico-Ionica è concepita come una forma innovativa di cooperazione interregionale e transnazionale, allo scopo di rafforzare i processi democratici e l’accelerazione del percorso di integrazione europea dei Paesi balcanici.

Il governatore inoltre auspica che il Mediterraneo diventi una grande piattaforma logistica, e la cosa gravissima è che il 90% delle merci e dei movimenti che si svolgono sul Mediterraneo hanno come hub i grandi porti del Nord mentre noi ne intercettiamo solo il 10 per cento. Noi, cioè l’Adriatico insieme alla macro-regione potremmo essere la grande piattaforma logistica di questa grande area. La stessa Ue lo scorso 16 dicembre, in occasione dell’ultimo Consiglio europeo ha approvato la strategia della macro regione Adriatico-Ionica… […] I traffici che vengono a riempire il Mediterraneo arrivano infatti da Est e non da Ovest. Tutto questo non è stato capito dal governo nazionale, e continua a non essere capito. Seconda cosa: occorre maggiore alleanza tra le regioni interessate. Abruzzo, Molise, Puglie e Marche in modo particolare devono spingere insieme per portare i movimenti del Mediterraneo verso il nord del Paese. Direi che anche Emilia e Veneto dovrebbero essere interessati al progetto di accrescere i traffici sulla linea Adriatica.

E sull’alta velocità oltre il muro imposto ad Ancona conclude: intercettare i traffici del Mediterraneo non è solo una occasione commerciale, ma è una occasione per interrompere l’isolamento. L’Adriatico fino al 1989, anno della caduta del muro Berlino, era il prolungamento del Muro, la naturale separazione tra Est e Ovest del mondo. Ora finalmente si sta cominciando a capire che l’Adriatico può essere una occasione. L’Alta velocità è dunque lo strumento fondamentale per collegare queste aree e aiutare l’Europa a recuperare la sua unità. Questo è il fianco più debole dell’Europa.

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