Quando Radio Padania celebrò a modo suo Lucio Dalla: troppo poco padano. Un cult della radiofonia.

“Io non posso fare a meno, almeno due o tre volte al giorno di sognare di essere a Napoli” dichiarava Lucio Dalla, innamorato parossisticamente di Partenope e per questo napoletano a tutti gli effetti per l’amore profondo che nutriva nei confronti della città che si traduceva nello studio della sua lingua e della sua cultura.

Questo evidentemente non andava giù ai puristi padanisti che, proprio all’indomani della morte del cantante bolognese, dalle frequenze di quella radio di cui fu direttore Salvini, si esibirono in un “editoriale” che per i contenuti è un cult della radiofonia italiana. In quei minuti il buon Guglielmo Marconi si rivoltava nella tomba e Lucio Dalla da lassù non poteva fare a meno di ridere di gusto.