“Questa cultura sudista per decenni confinata in fetidi sottoscala della cultura”

Così Marco Esposito, giornalista de Il Mattino e segretario di Unione Mediterranea, a proposito delle dichiarazioni “neobbobboniche” di Renzi e della reazione (prevedibile del Corrirere del Mezzogiorno):

La nostra vittoria (culturale, non politica) è lampante dal livore che trasuda l’inserto Mezzogiorno del Corriere della Sera di fronte alla crescente consapevolezza che il Sud Italia prima dell’Unità non fosse una landa di disperati in attesa dei liberatori piemontesi.

Il fatto che Matteo Renzi abbia riconosciuto che le Due Sicilie avevano punti di forza industriali (nonostante la evidente portata preelettorale del discorso del premier) ha fatto mancare il terreno sotto i piedi al Cormezz, custodi per conto del Nord delle comode bugie sul fatto che l’arretratezza del Mezzogiorno sia “tutta colpa del Sud”. Giuseppe Galasso ha stretto i denti.

Adolfo Scotto di Luzio non si è contenuto: a suo dire il mito “sudista” della Campania Felix “per decenni confinato in fetidi sottoscala della cultura” ha contagiato il premier Renzi. Il quale per il corsivista del Cormezz è colpevole di aver detto: “Se il Sud un tempo è stato ricco e prospero, ebbene può tornare a farcela”. E’ questo che gli ascari del Nord non possono sopportare: l’idea di un Sud consapevole che può farcela da solo. Addirittura senza che glielo dica Renzi.

In realtà anche l’ex assessore della Regione Campania ed esperto di comunicazione, Claudio Velardi, dal proprio profilo Facebook si era sorpreso dell’attacco congiunto del Corriere verso Matteo Renzi:

Numero monografico del Corriere del Mezzogiorno contro Matteo Renzi. Interessante caso di stalking giornalistico.

Cosa penso sulle esternazioni di Renzi l’ho già espresso qualche post fa, come avevo previsto i profondi mal di pancia del quotidiano diretto da Polito. Forse se iniziassero a indagare meglio quello che chiamano impropriamente e sciattamente “sudismo” scoprirebbero tante cose interessanti e suggestive. E alcuni valori, come quello dell’antirazzismo viscerale, della legalità, della ,otta alle mafie, della difesa dell’ambiente e del territorio. Ma tant’è, non lo fanno. Sarà una precisa linea editoriale.

[banner network=”adsense” size=”468X60″ type=”default”]