“Ragazzi, andate via da Napoli. È una città inquinata dalle lobby”

Lei ha scritto un libro proprio con il professore Giordano sulla salute e sui rischi in Campania. Eppure parte della comunità scientifica continua a sostenere che non c’è un nesso tra insorgenza del cancro e rifiuti. Perché?
“Ha detto bene. Parte della comunità scientifica. Non c’è dubbio, io le parlo molto chiaramente: c’è malafede. Malafede, ha capito bene, diffusa in certi ambienti politici e accademici. Ma le pare possibile che abbiamo avuto gli ultimi tre ministri della Salute – Fazio, Balduzzi e adesso la Lorenzin – tutti a insistere sugli stili di vita scorretti dei cittadini campani come causa dell’insorgenza dei tumori? A un certo punto sembrava che i campani e le campane fossero tutti grassi, grandi fumatori e conducessero una vita sedentaria. E i rifiuti? Nessuno parla dei rifiuti. Come è possibile?”

Già. Com’è possibile, professor Tarro?
“Ecco perché le parlo di malafede. Ma lo sa che c’è un rapporto del prof. Erasmo Venosi, che è stato vice presidente della commissione del ministero dell’Ambiente sulla produzione dei rifiuti industriali. In quel rapporto si evidenzia che l’85% dell’intera produzione appartiene a quattro regioni italiane con uno smaltimento che mette in evidenza una marcata differenza (decine di milioni di tonnellate) tra i rifiuti prodotti e quelli dichiarati. Ma ha sentito quello che dice il generale della Forestale, Sergio Costa, durante i convegni più recenti? Ora finalmente la magistratura si sta muovendo… Per 15 anni il nome di Napoli è stato svergognato a causa dei rifiuti cosiddetti domestici. Ma quello era niente, la montagna di sacchetti non era niente in confronto allo scempio provocato dagli scarichi industriali”.

L’articolo completo

“Ragazzi, andate via da Napoli. È una città inquinata dalle lobby” | Parallelo 41.

[banner size=”468X60″]