Il nuovo corso leghista : saremo utili per il sud

Ecco quanto scrive Affari Italiani:

“Alle elezioni europee del 25 maggio il Carroccio si presenterà anche al CentroSud. In un’intervista ad Affaritaliani.it, il segretario federale leghista, Matteo Salvini, spiega i motivi di questa scelta. “Ci chiamano, ci vogliono. Il 5 maggio sarò in Sicilia, il 6 a Taranto e a Bari e il 7 in tutto il Lazio. La lotta all’immigrazione incontrollata e contro questo euro assassino vale a Milano come a Lamezia Terme”.”E’ un discorso che non finisce il 25 maggio. Abbiamo richieste di iscrizioni da tutto il Sud. Possiamo essere utili anche alla tanta brava gente che vive al Meridione. Il Mezzogiorno può essere una ricchezza per il Paese”, spiega Salvini. Che conclude: “L’11 maggio l’ultima tappa del ‘bastaeurotour’ sarà a Roma, dietro il Colosseo”.”

Insomma sono lontani i tempi in cui l’attuale segretario leghista invitava i cani a scappare per l’arrivo dei maleodoranti napoletani. Lontani i tempi in cui i leghisti invocavano Marsili e Vesuvio, esortandoli a purificare il Sud. Lontani i tempi in cui un autorevole deputato leghista auspicava la vendita della Sicilia agli Usa o il soccorso del welfare dei paesi arabi, per il Mezzogiorno.

Miracoli del 4% ( la soglia da superare per ottenere una sedia al parlamento europeo) cui tanti cittadini meridionali (alle scorse politiche al Sud la lega ha preso più di 39mila voti) siamo certi non manchernno di contribuire. Proprio come il contributo che non mancheranno di dare a quel candidato leghista, rigorosamente campano, che, forse non ancora avvertito dalle nuove istruzioni della dirigenza leghista, s’è fatto sfuggire una invocazione al Vesuvio dal proprio profilo facebook, verso una testata di informazione locale (Vesuviolive) che ne riporta la notizia (“lote” nell’immaginario platonico del candidato, cosi sono stati definiti).

Remoti i tempi in cui ideologi , cui furono anche intitolate scuole, auspicavano un sud in mano alle mafie, per affinità culturale al sistema.

Roba da poco, la foga del nuovo corso..E poco importa che qualche militante inviti terroni a tornarsene a casa loro e qualche annuncio di lavoro e di affitto esclude dalla ricerca i meridionali, va tutto bene è tutto a posto. Pure Salvini lo ha detto: al sud c’è tanta brava gente. Amen, chi lo avrebbe mai detto. Ed il Sud è una ricchezza per il paese.

Il mese scorso Radio Padania, più realista del re, secondo quanto riportato da Daniele Sensi, disse che la lega era stata l’unica forza politica a difendere i prodotti napoletani. Dimenticando forse la vicenda della agenzia Buonitalia.
Questa avrebbe dovuto pubblicizzare l’enogastronomico italiano nel mondo, ai tempi in cui il ministro delle Politiche Agricole e Forestali era un leghista e dal quale l’agenzia dipendeva.Ecco quanto scriveva yahoo notizie (che è il primo sito che mi è venuto davanti agli occhi):

Con le spending reviews succedutesi dopo il Governo Berlusconi, il carrozzone Buonitalia viene soppresso.

” Risultano infatti passivi tra i 20 e i 22 milioni, una coda di creditori tra cui Verona Fiere (3,5 milioni), Grana Padano (2,8 milioni), il Consorzio Parmigiano Reggiano (2,8 milioni) e un operato da molti considerato poco trasparente e, potremmo dire, discriminatorio. All’indomani della nomina di Walter Brunello a Buonitalia, in una nota del 21 ottobre 2008 pubblicata sul sito della Regione Veneto (quando era ancora presidente Galan e Zaia presiedeva il Ministero delle Politiche Agricoltura) si legge testualmente: “Nel complimentarmi vivamente con il dott. Brunello, gli ho raccomandato di non perdere mai di vista, nel suo nuovo incarico romano, gli interessi del Veneto in campo sia agroalimentare che turistico”.

E il fidato dott. sembra aver accolto diligentemente questo consiglio, visto che l’attività di promozione avrebbe riguardato quasi esclusivamente prodotti e aziende del Nord-Est (con una particolare attenzione per il trevigiano, patria del governatore ed ex ministro Zaia), come ad esempio il formaggio Asiago, la Bresaola della Valtellina e la pancetta della Val Venosta. Secondo Paolo Russo, presidente della commissione Agricoltura alla Camera (PDL) si tratta di uno “scandalo geopolitico”, infatti dichiara in un’intervista a Panorama di qualche mese fa: “I progetti della Buonitalia riguardano praticamente soltanto i prodotti del Nord-Est. Niente è stato fatto per il Centro-Sud, dal pomodoro alla pizza, dalla pasta all’olio. Nemmeno per la mozzarella di bufala, in crisi per la diossina, si è speso un centesimo”.

Non si possono poi dimenticare altre iniziative come il servizio promosso da Buonitalia sulla rivista Il Welfare, poco prima delle elezioni regionali del 2010, che vedeva l’aspirante governatore Zaia protagonista di 11 pagine più la copertina e di un suggestivo set fotografico che lo vedeva immerso in ambienti bucolici, tra spighe di grano e bicchieri di vino. Un’operazione costata 450mila euro di soldi pubblici, che gli ha permesso di raggiungere in piena campagna elettorale 18mila famiglie in Veneto e 250mila in tutta Italia.”

E siamo anche certi che , miracoli del 4%, il prossimo passo sarà un comizio di piazza, con elmi cornuti, bandiere verdi e, pur di mostrarsi vicini ai terun, diffonderanno le amabili note de “o ball ró cavallo”.

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