Schiavone: rifiuti tossici? Scavate anche al Nord

Nella meravigliosa pantomima promossa da alcune aziende e catene agroalimentare, di scegliere di boicottare i prodotti campani, si inserisce questa meravigliosa ciliegina sulla torta di Carmine Schiavone che confessa: lo smaltimento illegale di rifiuti avveniva anche al Nord.

E buuum, giù tutte le teorie sulla innata inciviltà degli abitanti della terra dei fuochi che, secondo antropologi e sociologi della domenica pomeriggio, non avrebbero mai denunciato e che avrebbero favorito le attività camorristiche (asserendo il falso ovviamente, come ho piùvolte dimostrato su questo blog).

Ecco cosa dice Schiavone:

“Io lavoravo nella mia zona – dichiara – e posso dire con certezza dove sono interrati i rifiuti campani“. Ma lungo la filiera dell’illegalità si intrecciano e si propagano anche altre relazioni tra Stato e malavita. “E’  da 60 anni – ribadisce durante l’intervista – che le mafie stanno al Nord, come a Milano così a Genova. Controllate Genova”. Esistono forme di mafie istituzionalizzate: le istituzioni e i servizi dell’epoca ad esempio permettevano di scaricare i rifiuti tossici ma non solo, “smistavano anche armi, smistavano all’estero attraverso navi nei vari porti”. “Noi – racconta – lavoravamo con Eurocem a Napoli, Salerno e Gaeta, dei traffici in quei luoghi ne sono sicuro… ma sapevo che stavano anche ai porti del nord e all’estero attraverso navi”

E ancora:

I rifiuti “li hanno sotterrati nelle Alpi, ma poi gli altri rifiuti? Quelli in Lombardia o in Piemonte o nella zona industriale di Genova o a La Spezia?”. Per Schiavone si trovano tutte “nelle discariche”, ma “non solo al sud anche al nord“.

 

Chissà cosa ne pensano Pomì,Findus ed Orogel…

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