Sicilia in testa per export e povertà | Come le colonie del ‘900

 

Sicilia Informazioni, riporta una interessante analisi a proposito degli ultimi dati pubblicati dal rapporto Svimez, ponendo l’accento su particolari analogie tra i paesi coloniali di inizio ‘900 e il Mezzogiorno:

Accadeva nelle colonie africane della prima metà del Novecento: l’export raggiungeva cifre ragguardevoli, la povertà cresceva in parallelo. Oggi accade in Italia: il divario fra Nord e Sud aumenta di anno in anno, mentre export meridionale sorpassa e cresce del doppio rispetto al nord. I dati delo Svimez e della Banca d’Italia offrono un quadro impressionante: la Sicilia realizza una variazione positiva dell’export totale del 21,2 per cento, seconda, di poco, alla Sardegna (+21,5), ma il suo prodotto interno lordo è sceso del 4,3 per cento.

 

Ed ancora:

La Sicila e la Sardegna fanno storia a sé: realizzano le migliori performance nell’export e stanno peggio delle altre regioni per prodotto interno lordo e per saldo occupazionale. A Lecco, Piacenza, Monza e Milano il saldo negativa ruota attorno all’uno per cento, a Ragusa e Nuoro raggiunge il 5,2 per cento e a Enna il 6,6 per cento (la media nazionale e’ del 2,2 per cento).

Ci sono nazioni europee, come la Slovenia, che vedono la Sicilia in testa alla classifica dell’importazione dall’Italia. Vista dai Balcani, dunque, la Sicilia è una Bengodi.

Non si tratta di un miraggio, ma delle distorsioni provocate da una politica economica che ha fortemente penalizzato negli ultimi venti anni il Meridione d’Italia. Se negli anni immediatamente successivi al boom economico, il triangolo industriale era “promosso” con maggiore intensità che il Sud, dagli anni Novanta in poi, con la fine dell’intervento straordinario del Mezzogiorno, il Mezzogiorno d’Italia è stato letteralmente abbandonato al suo destino. I governi “padani”, a trazione leghista, hanno imposto la questione settentrionale, confidando nella colpevole complicita’ della classe politica meridionale.

Ecco l’articolo completo

Sicilia in testa per export e povertà |Proprio come le colonie del ‘900 | Sicilia Informazioni.

Così, ironicamente, il giornalista e scrittore Pino Aprile, commenta la notizia, raccontando la sua esperienza di lettore del Corriere della Sera:

Sempre ieri, sul CORRIERE DELLA SERA, grande titolo su come va la nostra economia: “Con la crisi Nord e Sud sempre più distanti”
Sommario: “In 5 anni persi 2,6 punti di Pil in Lombardia e 11 in Sicilia. Il record dell’export sardo”.
Quindi, la notizia sarebbe che non c’è la notizia: la Lombardia è il meglio, la Sicilia il peggio. Si salva la Sardegna. Stai per girare pagina (vabbé lo so già), poi ti metti lo stesso a leggere e dopo due terzi di articolo che ti spiegano perché la Lombardia batte tutti, ecco, buttato in fondo, per chi ci arriva: “Considerando la crescita delle eportazioni nel 2012, in vetta alla classifica ci sono il Sud e le isole (+7,8%), seguiti dal Centro (6,3%), dal Nord Ovest (+3,5%) e, ultimo, il Nord Est (+1,1%). Eeeeeeeeeh?!?!?! Cosa!?!?!?!
Il Sud cresce più del doppio del Nord nelle esportazioni e sette volte il mitico Nord Est?!?! E la notizia, da titolo, sarebbe il divario ultrasecolare di Pil Nord-Sud?
“Certo si tratta di variazioni e non del totale dell’export” avverte l’articolista, come a dire: non vi montate la testa. Però…
Esportazioni: Sardegna +21,5%; Sicilia (che compare nel titolo solo come esempio del peggio d’Italia): + 21,2%. Le altre, a scalare. Lombardia: +3,7%.
Certo, si tratta di variazioni percentuali. Ma indovinate qual era la notizia?

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