Sindaco di Gioia Tauro: siamo cittadini di serie B

Insomma diciamolo francamente, che si sia deciso di selezionare, e poi scegliere,  tutti porti del Sud come tappa intermedia per le armi chimiche siriane, che verranno poi smaltite dagli Stati Uniti, è coerente con la storia del Mezzogiorno e del suo essere ontologicamente legato, non per propria volontà, a “monnezzeria” di varia natura e guisa.

Non stupisce quindi la scelta di Gioia Tauro, dopo che erano già stati esclusi i porti di Brindisi, Augusta e Cagliari (trova le caratteristiche che uniscono questi porti).

A Gioia Tauro le armi chimiche siriane transiteranno soltanto: depositate in 1.500 container a bordo della nave danese Arc Futura, verranno trasbordate sulla nave Cape Ray. 

“Mettono a repentaglio la mia vita. Se succede qualcosa la popolazione mi viene a prendere con un forcone”, ha detto Bellofiore, il sindaco di Gioia Tauro,”è gravissimo. Forse il ministro Bonino non sa cos’è la democrazia. La solita scelta calata dall’alto. Siamo considerati una popolazione di serie B. Tra l’altro, qui non c’è un’ospedale attrezzato”.

Non è che poi tra qualche anno scopriremo che la decisione è stata presa a tavolino dagli stessi attori che scelsero la Terra dei Fuochi, per le scorie radioattive e tossiche provenienti dall’Italia e dall’estero? Anche in questo caso non mi stupieri..