Sud palla al piede? Ecco la ricerca di Srm che smentisce la bufala

310079_522665921113327_52784212_nDa quando è nato questo blog, non smetto di ricordare la ricerca di Paolo Savona che afferma la profonda interdipendenza del Nord col mercato meridionale.
Oggi una ulteriore conferma, un interessante e inedito rapporto curato dalla Srm, la Società di studi e ricerche sul Mezzogiorno, di cui è direttore generale Massimo de Andreis e che tra i soci annovera il gruppo Intesa Sanpaolo e il Banco di Napoli.

In particolare la dimensione industriale del Sud «presenta un significativo legame verso il resto del Paese», con filiere di qualità e capaci di affrontare l’export con competitività e con investimenti superiori anche a quelli medi del Paese. «La produzione meridionale per il suo effetto distributivo può generare una crescita per tutta l’Italia», scrive Srm.

Ed ancora Srm cita alcune eccellenze come quella del settore aeronautico capace di generare nel Mezzogiorno il 31,5% del valore aggiunto nazionale.
Continua la ricerca:
“investire nel Mezzogiorno ha un effetto distributivo che non arricchisce il solo Mezzogiorno ma garantisce un effetto indotto di crescita per tutta l’Italia. Perchè avere imprese più strutturate, maggiormente orientate all’export, non genera concorrenza interna ma cooperazione produttiva, buone pratiche e benchmark positivi da seguire.”

E prosegue la ricerca (a beneficio di tutti i lettori di questo blog che storcono o il naso quando pubblico le conclusioni di Paolo Savona): per ogni 100 euro di investimenti effettuati nel Mezzogiorno si verifica un “effetto dispersione” a favore del Centro Nord pari a 40,9 euro.
Per ogni 100 euro di investimenti  nel Centro Nord si verifica un “effetto dispersione” a favore del Sud pari a 4,7 euro ( fonti: srm, il mattino, piueconomia.it)

Come volevasi dimostrare.Prima il Nord oltre che una vaccata è una ipotesi di suicidio per il Nord stesso.

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