Terra dei fuochi: racconto choc all’Europarlamento

Un racconto choc. Che ha atterrito e ammutolito (e fatto vergognare i rappresentati italiani) i componenti della commissione Petizione della Comunità Europea,

Sandali ai piedi e il rosario stretto perennemente nella mano destra, don Maurizio Patriciello, a Bruxelles, con voce calma, ha raccontato la tragedia della «Terra dei Fuochi». Il suo è stato un grido di denuncia e richiesta di aiuto.

«Per venti anni la nostra terra è stata riempita di scorie avvelenate. Interrate o date alle fiamme. Tutto questo grazie a complicità tra camorra e politici conniventi a tutti i livelli. Le ultime statistiche ci dicono che tra Caivano, Acerra, Marcianise, Orta di Atella, ci sono circa due milioni e mezzo di scorie interrate sotto i campi coltivati – ha spiegato il sacerdote – Veleni che vengono dal nord. Il cui flusso continua anche in questo momento. Una tragedia nascosta da tutti. Vi sembrerà strano e poco plausibile, ma siamo stati noi, la gente comune, e gli stessi sacerdoti che per primi si sono resi conto del vertiginoso aumento delle morti per cancro – aggiunge il prete coraggio – E qualcuno ci scherza su, affermando che è lo stile di vita dei napoletani. E voi avete l’obbligo di intervenire. Dobbiamo bloccare il traffico delle scorie. Dobbiamo individuare i campi avvelenati e quelli ancora sani. Domenica ho messo ai piedi dell’altare i pomodori al tetracoloroetilene, coltivati su ben cinque campi – oltre 60 mila metri quadrati – irrigati con l’acqua di un pozzo avvelenato».

L’articolo:

Campania. Terra dei fuochi, racconto della tragedia: choc all’Europarlamento.

 

Intanto così due giorni fa, Roberto Saviano ha risposto al ministro Lorenzin:

“Nel 2003 – ricorda Saviano – l’operazione Cassiopea dimostra che ogni settimana dal nord al sud 40 tir ricolmi di rifiuti sversano cadmio, zinco, scarti di vernici, arsenico, prodotti di acciaierie e piombo. A Giugliano sono state sversate 590 mila tonnellate di fanghi contenente amianto; a Pianura 250 mila tonnellate di fanghi velenosi a base di cianuro…”

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