Così si interrano rifiuti e indagini

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Mi auguro che questo video inchiesta lo possa guardare quel tale blogger che ci ha elevati a sterco insieme alla folta platea di eroi di cartone che parlano del problema della terra dei fuochi, vivendo altrove e non avendo alcuna cognizione di causa su quanto da anni avviene.

Questo video, di quasi un anno fa, è molto interessante perchè, oltre a rivelare nuovi particolari sulle modalità di sversamento dei rifiuti tossici e sulle loro provenienze, mette in evidenza che: le segnalazioni dei cittadini dell’area ci sono state.  A fronte di queste denunce, come scrivevo anche sabato, in taluni casi, i procedimenti sono arrivati sul classico binario morto. Senza andare avanti. Non solo. In altri casi, per “problemi burocratici” (ottima scusa per sgravarsi d’ogni responsabilità) non si è proceduto ai carotaggi ed alle analisi di quanto presente nel sottosuolo.

Inoltre, e questo è davvero sconcertante, secondo quanto dichiarato dagli intervistati, nella grottesca e triste processione degli sversamenti di rifiuti speciali ci sarebbe anche l’Enel di Brindisi (sic!)

Ed ancora dobbiamo tollerare i giudizi di valore sulla popolazione e la sua presunta omertà?

Per decenza, tacete.

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2 Risposte a “Così si interrano rifiuti e indagini”

  1. minuto 5.15, il giornalista chiede: ” qui c’è inquinamento”? il contadino risponde: ” no no, stamme appost”
    Questa se non è omertà, cos’è?

    1. quindi per un contadino omertoso è omertoso un intero popolo? Bel ragionamento, complimenti.
      Se poi ci sono centinaia di persone che denunciano, questo è irrilevante, no? Ovviamente.

      Ed è irrilevante anche che talune indagini finiscano su un binario morto e che alcuni interventi si blocchino per “problemi burocratici”?

      Sa che quelle segnalazioni partono tutte dai cittadini della Terra dei Fuochi?

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