”Fino a ieri mi dicevano che vedevo la mafia perché sono siciliana”

Così Ester Castano, giornalista di 23 anni, siciliana di Sedriano, in Lombardia

Sedriano non è un comune qualsiasi, è il primo comune in Lombardia ad essere stato sciolto per infiltrazioni mafiose. ‘Ndrangheta. Proprio quella che l’allora ministro Maroni, attuale presidente della regione Lombardia, si affrettava a cancellare dalle accuse di Roberto Saviano, qualche anno fa.

”Al fine di consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata”. Questa la motivazione.

E lei, Esteri, da qualche anno prova a raccontare quanto, nel suo comune, proprio non va.

In particolare il sindaco  è stato accusato di avere preso voti in cambio di favori a uomini della ‘ndrangheta.

Proprio il sindaco, come si legge in una intervista, qualche tempo fa, stanco di vedersi assediato da questa giovane cronista un po’ ostinata, sempre lì “a occuparsi dei fatti degli altri” è andato a lamentarsi con i carabinieri. Risultato? «I carabinieri mi hanno convocata più volte per comunicarmi che il sindaco mi diffidava dal molestarlo ancora». Così racconta Ester.

Insomma, l’accusavano di vedere la mafia ovunque perchè è siciliana.

Ad Ester, a tutti i cittadini onesti, dedichiamo un intervista di Maroni a Radio Padania, in cui il popolo leghista mostrava risentimento per l’aver solo immaginato (Saviano) che la mafia potesse essere anche al nord. E lambire i labili confini della politica.

Ignaro forse del fatto che le mafie, abbandonate le caratteristiche di bande di strada (cit. Carmine Schiavone) ed assunte quelle di sistema, non hanno più alcuna connotazione prettamente geografica, nella propria manifestazione.

Neanche l’attribuzione di caratteristiche genetiche ai fenomeni mafiosi regge. Tra l’altro mi sovviene incidentalmente (e simpaticamente) che le vicende di soprusi ed ingiustizie narrate da Manzoni, non avessero luogo in un comune propriamente meridionale.

I fenomeni mafiosi, sono legati agli interessi, all’avidità umana, a prescindere dalle coordinate geografiche o dall’appartenenza territoriale. Attecchisce dove soldi e connivenze assicurano il corretto funzionamento degli ingranaggi.

La mafia si radica laddove qualcuno è pronto a servirsi di lei. Dei propri servizi illegali e a basso costo (come spedire rifiuti tossici in Campania ad esempio). Ed a garantirle quanto le occorre per proseguire, senza troppo clamore, le proprie attività. Il business.

Convincersi di essere immuni ad un virus, soltanto perchè depositari di virtù ed ascendenze genetiche diverse ed esclusive, copre gli occhi e la verità. Ed impedisce di guardare in maniera oggettiva la realtà.

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