Se ti ammali spera di non essere meridionale

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Il motto non è di un fanatico secessionista, ma del presidente dell’ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti «Spera di non ammalarti, ma se ti ammali spera di non essere Meridionale».

La campagna mediatica che partirà domani 4 marzo tra le strade della regione, servirà a sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma del definanziamento in sanità per regioni come la Campania che comporta disparità, nelle cure, tra cittadini dello stesso (presunto) paese.

Così il presidente dell’ordine dei medici di Napoli attraverso i social:

Dopo la notizia di interesse nazionale della ricetta elettronica, torniamo con i piedi sulla nostra terra quella del meridione d’Italia e richiamiamo attenzione alla necessità che le forze politiche, professionali e civili senza sottovalutare quelle religiose levino a gran voce una protesta per il mantenimento dei meccanismi di finanziamento della sanità regionale legati esclusivamente alla media d’età (furto Calderoli) e si richiedano regole chiare omogenee e che includano indicatori di rischiosità sociale culturale e reddituale che sono note cause di peggioramento delle condizioni di salute di una popolazione.

Si, si siamo tutti italiani. Chi un po’ di più, chi un po’ di meno. Come no.

2 Risposte a “Se ti ammali spera di non essere meridionale”

  1. a parte che le sanità del sud sono tutte in dissesto e se non fosse per il nord ci sarebbero meno ospedali che in somalia, e che ogni anno paccate di miliardi attraversano lo stivale per tappare i buchi del sud fatti soprattutto dalle aziende sanitarie..se anche tutto questo non esistesse (magari..) cosa ci sarebbe di male nel dare più soldi ai territori dove vivono più anziani? si fa così ovunque..la verità è che appena il nord prova a riprendersi un centesimo voi compatti urlate al razzismo e al furto, e Roma vi da retta..ecco in questo siete tremendamente più bravi di noi

    1. Guaglió come stai? Tutto a posto ? Da quelle parti di arruobbo nella sanità ve ne intendete eh?:)

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