Quando una leggenda metropolitana diventà realta: da qualche anno sostenevamo che quando un treno fosse vecchio e da rottamare, gli augusti dirigenti di Trenitalia fossero soliti mandarli nelle lande povere della Terronia.
Perchè quei sudici, rozzi ed incivili esseri dovrebbero viaggiare su treni puliti e nuovi? Via, mandiamogli il treno scagazzato della Toscana, o quello con le gomme attaccate al culo del Veneto.
Davanti a queste riscostruzioni, le ex FS hanno sempre smentito con decisione.
Fino a quando, come è successo ieri, non ha potuto cancellare le prove del misfatto.
La notizia è riportata da “Vita da Pendolare”, edizione barese di Repubblica che con tanto di foto mostra che i vecchi treni della RegioneToscana sono finiti in puglia.
Ecco come viene riportata la notizia:
il regionale da Foggia a Bari (ore 10,15) – come dimostrano le foto scattate nel primo vagone – riportava le indicazioni delle tratte toscane. Pannelli fissi, attaccati alle pareti del treno, per scoprire le fermate da Terontola ad Arezzo, da Grosseto a Siena, da Pisa a Pontedera.
Ed ancora:
Uno smacco e una evidente mancanza di rispetto: non solo i pendolari pugliesi sono costretti a viaggiare su treni dall’età pensionabile e già ampiamente sfruttati in altre regioni, ma nessuno del personale ferroviario ha ritenuto opportuno dover strappare quei pannelli, per evitare qualsiasi rimostranza.
E la beffa:E agli occhi dei viaggiatori più attenti, non è sfuggito un ulteriore elemento di beffa: come evidenzia il pannello “Viaggiare informati inToscana”, i pendolari toscani hanno diritto a bonus e indennità in base al ritardo dei treni (calcolato secondo indici di riferimento a scadenza mensile), con indennizzi e sconti per i biglietti e abbonamenti successivi. Vantaggi che i viaggiatori pugliesi possono solo sognare (http://digiuseppe.blogautore.repubblica.it Le foto sono tratte dal medesimo blog)