In un comunicato, l’associazione Cittadini e lavoratori liberi e pensanti , che da anni si batte contro l’inquinamento dell’Ilva nella cità di Taranto e contro i ricatti imposti ai lavoratori, denuncia le modalità della vista di Renzi nella città dell’Ilva.
Un incontro tra amici vietato a chi lotta da anni contro l’inquinamento e ne tocca con mano ogni giorno le conseguenze – denuncia l’associazione –
Invece di riunire intorno al tavolo i movimenti presenti sul territorio (perlomeno per sentire una campana diversa rispetto a quella ovattata del suo partito), Renzi si è limitato ad ascoltare quelle forze sociali che sono concausa del disastro Ilva (dai sindacati a Confindustria). Era inevitabile, quindi, che questa mattina andasse in scena l’ennesimo triste teatrino tra strette di mano, sorrisi, pacche sulle spalle e chissà, forse qualche selfie.
Quindi la denuncia: come associazione Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti avevamo presentato una formale richiesta di partecipazione. Volevamo portare l’unica cosa che mancava a quel tavolo, la più importante: la voce della città. Volevamo dare voce agli operai che fanno parte del comitato ma anche a tutti gli altri che non sono iscritti a nessun sindacato (la maggioranza all’interno dell’Ilva).
Le richieste dell’associazione erano quelle di ascoltare i pediatri della città di Taranto che avevano invano chiesto di poter intervenire, secondo l’associazione e i lavoratori dell’Ilva che stanno vedendo crollare pezzo dopo pezzo la fabbrica.
L’affondo poi ai sindacati che da decenni sono complici e silenti di fronte alla distruzione della città e della salute di chi dovrebbero rappresentare.
L’associazione dei Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti organizza da un paio d’anni, a Taranto, il 1 maggio, un contro concerto (rispetto a quello ufficiale dei sindacati di Roma) a cui hanno partecipato, nell’ultima edizione, cantautori e gruppi del calibro di Caparezza, Fiorella Mannoia, Vinicio Capossela, Sud Sound System, 99 Posse.
Un concerto che un infelice tweet della Cisl definì “una sagra paesana”.