Coldiretti parla anche di «operazioni al limite della legalità» che adesso Copagri Abruzzo cerca di definire meglio. «Insieme ai colleghi di Marche, Lazio ed Umbria», spiegano gli allevatori, «stiamo rivendicando il diritto a godere delle aree pubbliche interne per poter pascolare il bestiame».
Ma come detto a volte incontrano un ostacolo: «queste aree», racconta ancora l’associazione di categoria, «sono ad esclusivo appannaggio di pseudo società del Nord Italia» che prendono in affitto l’area.
Per farci cosa? Di sicuro, hanno notato gli allevatori, hanno pochi capi di bestiame in carico, «i quali non esercitano alcun pascolo ma godono per intero dei diritti a premio comunitari; tutto ciò, molto spesso, con il compiacere delle pubbliche amministrazioni locali».
L’articolo:
I pascoli di carta invadono l’Abruzzo: Copagri: «pericolo truffa» – PrimaDaNoi.it.
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