Lo scivolone del Guardian su Napoli: roccaforte della mafia

Ecco un altro esempio di informazione frutto della spettacolarizzazione dei fenomeni mafiosi. Quella informazione che parla di criminalità con superficialità e sciatteria. Già perchè, a meno di non voler pensare che , giornalista sportivo del Guardian, ci creda veramente, si tratta di certo di un modo piuttosto discutibile (per usare un eufemismo) di parlare di Napoli..anzi sputtanapoli, mischiando sport e cronaca. E disegnando uno scenario da riscatto senza appello, dove la mafia è un fenomeno di costume accettato e difeso (“la roccaforte”). Tutto questo per “accocchiare” quattro righe di calciomercato, trascurando quanto avviene in casa propria. Declassando fenomeni globali a processi meramente regionalistici. La cronaca va fatta con approfondimento ed attenzione, anche per non rischiare figuracce, basta leggere la fine di questo post.

Scrive Glendenning, parlando dell’interessamento del club partenopeo per il calciatore Danny Wellbeck:

The news that Danny Welbeck is apparently unhappy with his lot at Manchester United has aroused interest in Naples, where Rafael Benítez has stopped making that wide-no-narrow sideline gesture he does with his two forefingers for long enough to register his interest in the disillusioned striker. Napoli sporting director Riccardo Bigon has let Welbeck’s agent know that Napoli are interested in signing up his client, but with Everton and Tottenham also interested, the club from one of Italy’s mafia strongholds will need to make Manchester United and Welbeck himself an offer they can’t refuse.

La frase in grassetto suona più o meno come: Napoli, la squadra di club di una delle città italiane roccaforti della mafia.

Insomma, come scrisse quel tal direttore di quotidiano, alla fine pure la spettacolarizzazione della mafia è un prodotto “glocal”. Così diviene normale tacere altri primati o altri aspetti positivi della città per evidenziarne uno dei negativi, così, a sproposito, anche se si parla di sport. Ma tant’è,lo insegna la stampa italiana.

Chissà se Glendenning ha letto in Gomorra di quanti investimenti vengono fatti dalla mafia nel Regno Unito e del giro d’affari che muovono.

Proprio The Guardian, nel 2009, scriveva:

Un investigatore dell’antimafia afferma che alcune aziende londinesi fungono da copertura per il traffico di droga e il riciclaggio di denaro sporco; offrono inoltre ospitalità a criminali in fuga.

I tentacoli della mafia si stanno estendendo fino al Regno Unito: le città britanniche sono diventate fondamentali per le importanti operazioni di riciclaggio della mafia, secondo quanto affermato dal massimo esperto italiano in criminalità organizzata Francesco Forgione.

Stà a vedere che il concetto di roccaforte è geograficamente mobile…

La risposta del Calcio Napoli:

Mister Ian Prior, le chiedo di pubblicare questo mio messaggio che indirizzo ad un quotidiano, per me prestigioso, come The Guardian, in riferimento all’articolo pubblicato sul vostro sito internet nel quale si legge: “Napoli sporting director Riccardo Bigon has let Welbeck’s agent know that Napoli are interested in signing up his client, but with Everton and Tottenham also interested, the club from one of Italy’s mafia strongholds will need to make Manchester United and Welbeck himself an offer they can’t refuse”.

So che può succedere che gli articoli non vengano letti con attenzione prima di essere pubblicati, quindi lei, che è il responsabile delle pagine sportive, potrebbe non aver ben capito quello che è stato scritto. Perchè se così non fosse, il nostro sbigottimento sarebbe straordinario, nel leggere un luogo comune così superato, volgare, stupido, come quello di accostare una città alla mafia. Un luogo comune così arcaico da essere rigettato dagli stessi inglesi che a milioni vengono ogni anno in Italia, Napoli inclusa, per passare le loro vacanze. Non lo farebbero certamente se pensassero che Napoli è la roccaforte della mafia, dove magari sparano per strada o rapinano le persone ad ogni angolo di strada. Ma voglio ancora pensare che lei non abbia letto l’articolo in rete, e in questo caso, mi aspetto, anche a nome dei napoletani e degli italiani, le sue scuse.

Vede mister Prior, è come se noi giudicassimo una città come Newcastle e i suoi abitanti degli ignoranti palestrati volgari e sociopatici, nella maniera in cui vengono rappresentati dal reality Geordie Shore in onda su MTV, cosa che naturalmente non pensiamo

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