NCO: partono i gruppi per l’acquisto e la vendita di prodotti a km0

Riprendo e diffondo dal Gruppo Facebook dell’associazione NCO:

Come annunciato qualche settimana fa siamo pronti per la vendita ad oltranza dei prodotti NCO (Melenzane, sott’olio, Vino, Zucchine sott’olio, Caffè, Marmellate, Pasta, Legumi, Pomodorini, Passate di pomodori, ecc.)  L’idea che L’impegno e la costruzione di una rete etica, solidale, sociale, non si esuarisca nelle festività natilizie o pasquali ma che continui durante tutto l’anno per la promozione e la valorizzazione dei beni confiscati, la creazione di modelli virtuosi che diventino buona prassi, il rinnovo di progetti di inserimento lavorativo di classi svantaggiate, non solo permette ai beni confiscati di divenire volano di sviluppo territoriale ma soprattutto lancia il chiaro messaggio che su questi territori le mafie hanno perso.

Le reti nazionali NCO vogliono essere sinonimo di TRASPARENZA, LEGALITà, GIUSTIZIA SOCIALE, RISPETTO DEI DIRITTI DEI LAVORATORI, PRODOTTI DI QUALITA’, IMPRENDITORIA su quelle che una volta erano le Terre di Gomorra, CONDIVISIONE, RISCATTO, FUTURO.

Ti chiediamo di far parte di queste RETE, di impegnarti sul TUO territorio affinchè i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), le Botteghe Solidali, i commercianti di tua fiducia, possano entrare a far parte di una Rete Nazionale attraverso la TUA mediazione. Don Ciotti ci educa al concetto di CORRESPONSABILITA’, il tuo impegno calibrato alle tue forze e alle tua disponibilità. Trasformati in MEDIATORE tra NCO e la TUA realtà territoriale. Racconta di noi, mettici in contatto tramite email o cellulare, ci saranno per le VOSTRE realtà listini prezzi studiati esclusivamente per loro.

AIUTACI a trasformare la NUOVA COOPERAZIONE ORGANIZZATRA in NUOVA CULTURA ORGANIZZATA!

per info e contatti.

[email protected]

Ciro Corona 3389036815

Simmaco Perillo: 3497925760

Per la vendita al dettaglio www.ncocommercio.com

…di seguito la lettere del Presidente NCO

NCO – È stata la sigla più terribile della storia Napoletana: la Nco di Raffaele Cutolo ha segnato la nascita della camorra moderna, feroce e imprenditrice. Ora però dalla stessa sigla germoglia la rinascita: Nco è diventato un Consorzio, una rete di aziende virtuose e orgogliosamente campane. Questa rete ha costituito il giorno 14 settembre 2012 il consorzio di cooperative sociali “NCO – Nuova Cooperazione Organizzata”.

I punti di forza di questa “nuova organizzazione” sono dettati in primo luogo da quella conce(a)zione che mette al centro prima e al di là di ogni cosa l’uomo e la comunità di riferimento. Soggetti provenienti da situazioni di disagio (salute mentale, ex dipendenze, ospedali psichiatrici giudiziari (O.P.G.) o persone sottoposte a misure restrittive) vengono inseriti in un graduale ma costante percorso di inserimento lavorativo e nel mondo del lavoro. L’obiettivo è promuovere, attraverso questo inserimento, una filiera produttiva che parte dalle attività sociali e da quei luoghi che una volta erano simboli di violenza e di sopraffazione e che oggi, invece, sono rinati a nuova vita grazie alla collaborazione con le istituzioni e con le organizzazioni sociali del territorio; “N.C.O. – Nuovo Commercio Organizzato” guarda alla realizzazione di un’agricoltura sociale che mette al centro la propria comunità di riferimento. Questa, fondamentale infatti nell’attivazione di processi di riabilitazione e di inclusione dei soggetti svantaggiati ma nello stesso tempo diventa destinatario privilegiato di una cultura agricola civica. che guarda a garanzie di tracciabilità e di filiera corta. La scelta delle specie vegetali è legata al territorio, privilegiando così la qualità sulla quantità cercando di recuperare gli antichi sapori che con le produzioni massive e le piante ibride stanno scomparendo. Una scelta assolutamente vincente che garantisce la genuinità di cibi sani, Italiani e di origine agricola, prodotti adatti a tutte le occasioni per il forte senso di appartenenza a sapori veri del nostro made in Italy. La produzione è ottenuta o con il sistema di Agricoltura biologica (certificato Bioagricert) o con tecniche naturali che non danneggiano l’uomo e la natura;

Il nostri prodotti rappresentano una sfida, sono l’esempio tangibile che un nuovo modo di fare economia sia possibile nelle nostre terre. Molti di voi si chiederanno: È davvero possibile produrre cibo sano in territori così colpiti? Non solo si può fare, ma si deve fare. Possiamo risollevare le sorti dei nostri territori solo se abbiamo il coraggio e la tenacia di fare prodotti certificati e di alta qualità ponendo come vetrina non i prodotti delle singole aziende ma i l’intero territorio nell’interesse in una cultura che vede negli altri e nel bene comune la propria forza e la propria rinascita.

Per poter mettere in campo tutto questo abbiamo bisogno di costruire una rete di cittadini responsabili che ci aiutino, insieme alle tante belle realtà del nostro paese, a rilanciare l’economia proprio a partire dagli ultimi. Consapevoli che la nostra missione è condivisa da voi tutti e praticata nel vostro quotidiano agire, vi chiediamo di far parte di questa rete culturale per poter sempre di più far diventare un progetto locale in una dimensione globale, guardando al futuro perché sono insieme “SI Può FARE”.